30 ore per la vita, fino al 25 aprile sulla RAI per la raccolta fondi a favore di Fondazione Abio Italia

Ritorna "Trenta Ore per la Vita" che, da oggi al 25 aprile, sara’ presente all’interno dei palinsesti televisivi, radiofonici e multimediali Rai con la campagna di raccolta fondi a favore di "Fondazione Abio Italia Onlus", per rendere meno traumatico l’impatto dei bambini e degli adolescenti con l’ospedale e, al fianco degli oltre 5 mila volontari Abio, accompagnarli con un sorriso insieme ai loro genitori, nel percorso di cura. In particolare, il progetto "Il compito di prendersi cura" prevede interventi sui tre reparti pediatrici degli ospedali San Carlo di Milano, Cardarelli di Napoli e policlinico Paolo Giaccone di Palermo, per renderli a misura di bambino sulla base dei principi Abio. "Sappiamo che puo’ essere un’esperienza molto difficile per un bambino o un adolescente entrare in ospedale e conoscere, forse per la prima volta, il dolore, la paura, l’angoscia – commenta Rita Salci, presidente dell’Associazione Trenta Ore per la Vita – La malattia modifica la sua vita e quella della sua famiglia e puo’ lasciare il segno per sempre". "Un ospedale a misura di bambino e’ da sempre uno dei nostri obiettivi" – dichiara Regina Sironi, segretario generale di Fondazione ABIO Italia – Grazie all’Associazione Trenta Ore per la Vita, e grazie a tutti coloro che crederanno nei nostri progetti, i bambini e gli adolescenti di tutta Italia potranno ricevere il sorriso di un volontario Abio ed essere ricoverati in ambienti pensati appositamente per loro".    Testimonial dell’evento sara’ la showgirl Lorella Cuccarini: "Anche quest’anno porto in video la mia testimonianza come madre – spiega – nella scorsa edizione ho conosciuto tante donne africane sieropositive in stato di gravidanza. Quest’anno saro’ al fianco di tante donne italiane che vivono l’incubo di un figlio ricoverato in ospedale. La malattia di un bambino colpisce un’intera famiglia. In modo particolare la mamma che spesso deve dividersi tra il figlio ricoverato e gli altri che rimangono a casa. Con tante questioni pratiche da risolvere e un dolore silenzioso nel cuore."

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