A ricercatore Andrea Taddei il Premio Lorini 2008

MILANO – ”Il Paese rischia l’involuzione per la mancanza di fiducia nella scienza”. Lo ha detto Umberto Veronesi ieri a Milano, accogliendo come un ”segnale importante” l’attribuzione ad Andrea Taddei, 26 anni, milanese, del ‘Premio Lorini 2008′ per la ricerca nel campo dei tumori e delle affezioni da HIV. A Taddei, che ha scoperto un meccanismo di stabilizzazione della parete interna dei vasi sanguigni che alimentano il tumore, ponendo le basi per lo sviluppo di farmaci che rendano piu’ efficace la chemioterapia, e ottenendo la pubblicazione del suo studio su ‘Cell Biology’ nel 2008, ieri sera e’ stato consegnato un assegno da 30 mila euro. La cerimonia di premiazione ha visto anche la presenza delle altre tre finaliste: Chiara Brignole di Genova, Francesca Carlomagno di Napoli e Claudia Chiodoni di Milano, che hanno presentato studi rispettivamente sul neuroblastoma, sulle mutazioni del gene implicato nella proliferazione cellulare che da’ origine ai tumori e sulla neoangiogenesi tumorale. Tutti studi pubblicati nel 2006. In tutto erano stati 63 i lavori presentati al Comitato scientifico della Fondazione Lorini composta, oltre che da Veronesi, dai professori Virgilio Ferrario, preside della Facolta’ di Medicina dell’Universita’ di Milano, Mauro Moroni, direttore della Clinica Malattie infettive dell’ ateneo milanese e Aldo Pinchera, direttore dell’Unita’ di Endocrinologia dell’Azienda ospedaliero-Universitaria di Pisa.

 

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