Al via il registro per i tumori pediatrici Ma mancano le risorse

ROMA – Quello dei tumori pediatrici è un mondo a due facce, dove convivono grandi risultati, che portano a un sempre maggior numero di guarigioni definitive, uniti però a un aumento dei nuovi casi, soprattutto nel nostro paese, insieme a una carenza di fondi che rischia di minare le possibilità future. La fotografia è stata tracciata durante il convegno organizzato dall’associazione dei genitori (Fiagop) in collaborazione con quella degli ematologi e oncologi (Aieop) in occasione della IX Giornata Mondiale contro il cancro infantile.
«I fondi per la ricerca stanno diminu o – afferma Pasquale Tulimiero, presidente Fiagop – e proprio per quei tumori in cui ci sono più difficoltà nelle cure. A questo si aggiunge il problema di dover pagare le assicurazioni per i protocolli di assistenza, che hanno costi altissimi, e il fatto che i Drg pediatrici vengono rimborsati molto meno rispetto a quelli degli adulti. Se non si interviene diminuirà l’eccellenza italiana nella ricerca e nell’assistenza».
Secondo i dati presentati al congresso, ogni anno ci sono circa 1500 nuovi casi di tumori in pazienti sotto i 14 anni, cui si aggiungono altri 800 casi tra i 14 e i 18 anni. L’incidenza è in aumento dell’1,5-2 per cento all’anno, più che negli altri paesi europei e negli Usa. Il 75% dei pazienti guarisce completamente: la percentuale è più alta per leucemie e linfomi, mentre rimangono ancora di difficile trattamento tumori cerebrali, osteosarcomi e neuroblastomi.
Accanto agli aspetti negativi, però, il congresso ha evidenziato anche qualche «buona notizia», come la creazione del primo registro nazionale dei tumori pediatrici, che potrà aiutare a capire perchè in Italia queste patologie sono in aumento, e se alla base c’è qualche fattore ambientale particolare: «Il registro – spiega il presidente Aieop Fulvio Porta – unirà i dati raccolti dalla nostra associazione con quelli dei registri sui tumori, che per quanto riguarda le patologie infantili non avevano una base organica ma solo qualche esperienza a livello locale».

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