Bimbo palestinese torna a Gaza dopo intervento e cure a Roma

ROMA – "Martedì’ mattina, con il volo delle 10,30 da Fiumicino a Tel Aviv, Muath e suo padre partiranno dal cerimoniale dell’aeroporto di Fiumicino per rientrare nella Striscia di Gaza: finalmente la loro famiglia sar? nuovamente unita. Una storia a lieto fine divenuta simbolo di un concreto esempio di solidarietà internazionale". A darne notizia ? Benedetta Paravia, portavoce di Angels onlus, l’associazione umanitaria che ha permesso al piccolo palestinese Muath, 17 mesi, malato di tumore, di ricevere a Roma tutte le cure necessarie. "Era stata infatti l’associazione ad adoperarsi affinch? il bimbo potesse giungere in Italia nonostante le difficolt? riscontrate nel ricevere il nullaosta israeliano necessario per varcare il valico di Erez – si ricorda nella nota
– Un difficile situazione che si era sbloccata solo grazie all’intervento del Ministro degli Esteri Franco Frattini. Dopo l’arrivo in Italia, il 17 dicembre scorso, Angels si ? occupata di assicurare il ricovero presso il Policlinico Umberto I del bambino e  sostenere le spese relative alla permanenza in Italia. Lo scorso 3 febbraio il piccolo, su decisione dei medici, ? stato trasferito al Bambino Ges? e sottoposto a un complesso intervento chirurgico condotto dal prof. De Ville dell’ospedale pediatrico e dal prof. Cozzi dell’Umberto I che hanno provveduto all’asportazione della massa tumorale situata al centro del fegato. L’intervento ? durato sette ore, scongiurando il rischio di un trapianto". "Il bambino sta bene ed ? guarito – dice Benedetta Paravia – Ringraziamo il Ministro Frattini per l’aiuto e per l’affetto mostrato al piccolo al quale ha fatto tanti doni. Muath torna a casa felice con una valigia di regali che non ha mai potuto avere a Gaza ma soprattutto una valigia piena di speranza per sette bimbi sfortunati. Il pap? di Muath, infatti, distribuir? nella striscia una partita di latte speciale, messo a disposizione da Angels tramite il gruppo Farmacrimi, destinato
ai neonati affetti da una grave allergia al lattosio e grazie alla quale potranno continuare a vivere. "Tengo a ringraziare anche Alitalia per la collaborazione offertaci nel trasporto del latte", conclude Paravia.

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