Da Chernobyl danni anche nel grembo materno

NEW YORK – Il disastro nucleare di Chernobyl ha prodotto danni alla salute non solo in chi nel 1986 era gia’ adulto o bambino, ma persino nei feti, tramite l’esposizione delle loro madri. Secondo una nuova ricerca, infatti, i piccoli esposti alle radiazioni mentre erano nel grembo materno hanno poi manifestato un piu’ alto rischio di ammalarsi di cancro della tiroide nei successivi venti anni. Gia’ altri studi hanno collegato lo iodio radioattivo emesso dopo l’incidente di Chernobyl al cancro della tiroide, ma solo su persone gia’ nate al momento del disastro. Poco si sa su coloro che erano ancora nel grembo materno. Per questo la Dr.ssa Maureen Hatch del National Cancer Institute di Rockville, Maryland, e i colleghi hanno misurato il rischio di ammalarsi di cancro alla tiroide e di altre malattie tiroidee in 1494 bambini nati da madri che erano incinte al momento dell’incidente, confrontandoli con 1088 bambini nati da madri la cui gravidanza e’ iniziata quando lo iodio radioattivo non era piu’ presente. I test hanno portato alla luce sei casi di cancro della tiroide e uno di precancro nel gruppo esposto alle radiazioni, rispetto a un solo caso di cancro della tiroide nel gruppo di bambini nati successivamente, come si legge sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. Ciascuna unita’ di esposizione radioattiva aumentava il rischio di cancro alla tiroide di 11 volte, notano i ricercatori. "Vorrei condurre un ulteriore screening della popolazione fra 3-5 anni per vedere se emergono nuovi casi", ha dichiarato la Hatch. E ha aggiunto: "Questi dati invitano a muoversi con grande cautela nell’uso medico dell’isotopo radioattivo iodio-131 per curare la tiroide iperattiva nelle donne incinte".

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