Da Int proteina indicatore per terapie su misura

MILANO – Passi avanti nel ritagliare la cura a misura di paziente, in caso di tumore del cavo orale, sono stati compiuti dai ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori (Int) di Milano, come recentemente riportato in un editoriale del Journal of clinical oncology. Con la ricerca, condotta da Federica Perrone e coordinata da Lisa Licitra dell’Int, gli scienziati hanno scoperto che la proteina p53 puo’ servire da indicatore nel stabilire l’efficacia della terapia in alcuni tipi di questo tumore. ”Stante le complicazioni, ma anche i benefici correlati alla chemioterapia – spiegano gli autori dello studio ? risulta importante trovare i modi per selezionare pazienti, in modo che solo quelli che possono trarne davvero beneficio si sottopongano al giusto trattamento”. Lo studio ha infatti dimostrato che solo pochi tumori del cavo orale in cui c’e’ una proteina p53 modificata hanno risposto pienamente alla chemioterapia, mentre il 40% dei pazienti in cui era presente la p53 non modificata ha risposto positivamente, e in modo completo, al trattamento. ”L’individuazione di questa inedita funzione di biomarcatore di p53 – aggiungono i ricercatori – rappresenta un significativo passo avanti verso la personalizzazione della terapia, finalizzata a preservare gli organi e ad aumentare le probabilita’ di cura”. ”Si tratta di risultati circoscritti a un particolare tipo di tumori – conclude Marco Pierotti, direttore scientifico Int – che pero’ ci indicano nuovi percorsi di ricerca: finalizzati, da un lato, a una sempre piu’ puntuale personalizzazione della cura e, dall’altro, a evitare trattamenti che, oltre ad essere costosi, rischiano di peggiorare ulteriormente la qualita’ della
vita dei pazienti”.

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