Desio, asportano tumore a 14enne e le salvano la milza. Dieci i casi nel mondo

Intervento chirurgico fuori dall’ordinario all’ospedale di Desio. Lo scorso 1 agosto, l’equipe di Dario Maggioni, primario unità operativa di chirurgia generale del nosocomio desiano, ha asportato un tumore di 76 mm dal pancreas di una bambina di 14 anni, per via mini-invasiva e preservando la milza. Si tratta di una tecnica fortemente innovativa: in tutto il mondo sono 10 i casi di tumore solido pseudo papillare del pancreas sottoposti a suddetto intervento con preservazione della milza.
La giovane, residente in provincia, presentatasi al pronto soccorso, fu ricoverata nel reparto di pediatria per colica addominale. A seguito di una risonanza magnetica la pessima sorpresa e la decisione di procedere chirurgicamente. Dopo cinque ore di intervento e un decorso post operatorio di una giornata effettuato nel reparto di terapia intensiva, la paziente è rientrata nel reparto chirurgico dove il miglioramento delle condizioni cliniche e dei parametri si è rivelato rapido. Due ecografie di controllo, eseguite 7 e 9 giorni dopo l’operazione, hanno confermato la buona riuscita dell’intervento. Il 10 agosto le dimissioni.
«Abbiamo asportato due terzi dell’organo, il corpo e la coda pancreatica, – spiega nel corso di una conferenza stampa Maggioni – l’intervento è da considerarsi risolutivo. Non sono molti i centri che applicano questa tecnica e la preservazione della milza, in un caso come questo, è, senza dubbio, un successo. Il mio ringraziamento, oltre che alla direzione, va necessariamente ai colleghi impegnati nel caso, l’interazione tra i reparti e le competenze specifiche sono state alla base di questo intervento».
Parole confermate da Biagio Leone, primario del servizio di anatomia patologica dell’ospedale di Desio: «Si è trattato di una lesione rara, – ha commentato Leone – che rappresenta l’1% di tutti i tumori del pancreas e che colpisce, nel 90% dei casi, donne giovani, età media di circa 28 anni. Viene considerata a bassa malignità e nell’85-95% dei casi l’asportazione determina la cura definitiva. La giovane, comunque, verrà seguita mediante controlli ambulatoriali e ecografie addominali per almeno 5 anni».
Il filmato dell’intervento, data l’eccezionalità del caso, la tecnica attuata e la preservazione della milza, è stato inviato a un congresso internazionale di videochirurgia. (Andrea Meregalli)

Fonte: mbnews.it/ – Venerdì 16 Settembre 2011 

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