Donatore pugliese salva vita a ragazzo 24/enne

 BARI – Domani nel policlinico di Bari, un 24enne ricevera’ la possibilita’ di una seconda vita grazie alla trasfusione di nuove cellule staminali emopoietiche che andranno ad aggiustare il ‘guasto’ provocato dalla leucemia. La giovane vita sara’ salvata da un donatore Admo – Associazione donatori midollo osseo -, un 41enne di Brindisi, che crede ”nel valore della solidarieta’ senza i limiti dettati dall’urgenza di un parente bisognoso” o da ”un discorso egoistico di un possibile ritorno in caso di necessita”’. Lo r e noto l’Admo Puglia. ”Un dono raro”, – sottolineano i responsabili dell’Admo – considerato che su 1200 ricerche attivate nel mondo per pazienti italiani in attesa di trapianto soltanto 1 paziente su 3 trova un donatore compatibile (fonte Ibmdr – Registro Italiano Donatori Midollo Osseo – anno 2007). Nel 50% dei casi – sottolineano i responsabili dell’Admo Puglia – i pazienti sono bambini nei quali la trasfusione ha un successo vicino al 100%; tra i 20-25 anni si colloca il 70% di giovani che necessitano di trapianto di midollo osseo. In Italia, secondo i dati Ibmdr del 2009, 542 persone hanno ricevuto un trapianto di cui 289 da donatori europei (prevalentemente tedeschi), 142 da donatori extraeuropei (nella maggior parte americani) e solo 106 da donatori italiani. La Puglia e’ al secondo posto, dopo il Veneto, in quanto a numero di donatori, ”un primato a cui, da gennaio, si aggiunge quello di aver dotato il laboratorio di Tipizzazione Tessutale del Policlinico di Bari del Thermal Cycler, un apparecchio utile alla mappatura completa del midollo osseo che permette di ridurre i tempi di individuazione dei donatori e del successivo trapianto da 6 a 3 mesi”. ”Una riduzione di tempi – si evidenzia – che per molte persone malate in attesa significa una maggiore possibilita’ di salvezza”. In Puglia l’Admo opera dal 1992 con 43 sezioni comunali. I potenziali donatori di midollo osseo pugliesi sono piu’ di 15.000. Trovare un donatore e’ un’impresa: la compatibilita’ tra non consanguinei e’ di circa 1 su 100.000. Per questo l’Admo e’ costantemente in cerca di potenziali donatori, tra i 18 e 35 anni, da iscrivere nel Ibmdr, registro collegato agli analoghi di altre nazioni.

 

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