Ecco Health-e-child, progetto medicina predittiva. Lo scopo riunire dati clinici dei pazienti pediatrici

ROMA – Roma capitale europea della medicina del futuro. Questa mattina in Campidoglio e’ stato infatti presentato "Health-e-Child", progetto di medicina predittiva che vede come protagonista l’ospedale pediatrico del Bambino Gesu’, con gia’ concrete applicazioni nel presente, come ad esempio in campo cardiologico, reumatologico e neuroncologico.??? Nella sala della Protomoteca del Campidoglio, si legge nel comunicato, si sono riuniti i massimi esperti europei della medicina del futuro. Le frontiere piu’ avanzate della medicina risiedono oggi, e sempre piu’ in futuro, nella capacita’ di appropriarsi e governare le leve di integrazione tra la tecnologia e le scienze biomediche. Oltre che favorire lo sviluppo degli approcci terapeutici e diagnostici tradizionali, il connubio tra la ricerca tecnologica e biomedica apre prospettive e campi di applicazione fino a ieri non solo insperabili, ma addirittura impensabili. Uno di questi scenari, spiega la nota, e’ rappresentato dalla facolta’ di pervenire in modo scientificamente evidente all’identificazione degli elementi e delle condizioni che determinano la possibile insorgenza di una patologia nel futuro.
E’ la medicina predittiva, un campo destinato a concentrare nei prossimi anni sempre piu’ una redistribuzione di energie, risorse e intelligenze dal momento successivo all’insorgenza della malattia a quello precedente alla manifestazione stessa del fenomeno patologico. I dati clinici dei pazienti con patologie complesse (come ad esempio la Tetralogia di Fallot) vengono raccolti e immessi in una banca dati europea, che permette – grazie all’elaborazione e all’utilizzo di modelli matematici di calcolo complesso – di paragonare le informazioni a disposizione con casi analoghi in tutta Europa per consentire ai pediatri e agli altri specialisti di prendere la decisione piu’ adeguata, continua la nota. Il sistema offre infatti la possibilita’ di simulare la reazione dell’organismo, anche a distanza di anni, a fronte della somministrazione di un farmaco, dell’applicazione di una terapia o di un intervento. L’Italia – in particolare in campo pediatrico, dove presenta una concentrazione particolare di eccellenze cliniche e scientifiche – ha mostrato una particolare propensione e lungimiranza verso questo scenario, prosegue la nota, capace di far dialogare conoscenze, metodologie ed esperienze apparentemente distanti tra loro, dalla biologia molecolare alla
matematica, dall’epidemiologia alla genetica, dalla fisica alle applicazioni telematiche. L’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ – di cui quest’anno si celebra il 140esimo anniversario della sua istituzione ? ha voluto porre l’accento sull’attivita’ scientifica rivolta all’avvenire e sulla cooperazione in atto a livello europeo, focalizzando in particolare l’attenzione sullo sforzo condotto con altri 14 partner per la realizzazione di Health-e-Child. Progetto che ha gia’ concrete applicazioni nel presente, come ad esempio in campo cardiologico, reumatologico e neuroncologico. Il progetto integrato Health-e-Child, aggiunge la nota, sviluppa un sistema computerizzato di supporto clinico alla diagnosi e alla ricerca in pediatria, basato sull’integrazione verticale di dati e conoscenze di natura biomedica: dall’anamnesi alla diagnostica per immagini; dalla genetica all’epidemiologia; fino alla pratica clinica attraverso la modellizzazione delle patologie e l’attivazione di sistemi automatici di knowledge discovery. Lo scopo del progetto, si legge ancora nella nota, e’ quello di riunire tutti i dati clinici dei pazienti pediatrici; leggerli e interpretarli attraverso nuovi sistemi informatici alimentati da un rivoluzionario sistema di ‘calcolo distribuito’; collegare gli ospedali europei dell’eccellenza pediatrica e allargare progressivamente la rete e l’intero sistema a tutti i centri pediatrici europei, creando un sistema di diagnosi di nuova generazione e, allo stesso tempo, fornendo ai ricercatori uno strumento essenziale per favorire le nuove scoperte. Health-e-Child e’ un progetto integrato di Information and Communication Technology for health, finalizzato a integrare competenze cliniche e tecnologiche di punta, che e’ stato accolto dalla Commissione Europea fra i progetti dell’ultima fase del sesto Programma Quadro con un finanziamento di oltre 12 milioni di euro. Il Progetto vede accanto all’ospedale pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, la Fondazione e l’Istituto Gaslini di Genova, gli Ospedali Pediatrici Necker Enfants Malades di Parigi, il Great Ormond Street Hospital di Londra, la European Genetic Foundation di Bologna, i Dipartimenti di computer science di tre Universita’ (Atene, Bristol e Genova), l’Istituto Francese di Ricerche in Informatica e Automatica (Inria), il Cern di Ginevra, la Societa’ Spagnola di Informatica Maat G Knowledge, la Societa’ Estone di Biotecnologie Asper Biotech Aktiaselts e la societa’ Lynkeus di Roma per il project management. Anche il Johns Hopkins di Baltimora, negli Stati Uniti, e’? in procinto di aderire a Health-e-Child, segnala la nota. L’obiettivo e’ infatti quello di coinvolgere progressivamente altri ospedali pediatrici, cosi’ da poter allargare ad altre patologie (oltre a quelle iniziali di cardiologia, oncologia e reumatologia) il proprio campo d’azione, e fare di questa
piattaforma uno strumento che permetta ai pediatri europei di accedere a un sistema di aiuto alla diagnosi, costruito sulla conoscenza sviluppata in centri di eccellenza clinica. Health-e-Child, conclude la nota, si propone di sviluppare forme crescenti di collaborazione con altri progetti della medesima area, con l’ambizione di raccordare gli sforzi piu’ qualificati per accrescere le capacita’ diagnostiche e predittive basate sulla modellizzazione della fisio-patologia pediatrica. Uno strumento per offrire ai piccoli pazienti di oggi prospettive migliori e migliore qualita’ della vita come adulti del domani.

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