Esperto, mappa geni aiuta a capire la malattia

ROMA – La mappa dei geni dei tumori pediatrici e’ utile perche’ aiuta a tracciare l’identikit genetico dei tumori, ma e’ uno sforzo che, da solo, non puo’ dare frutti a breve termine perche’ i geni del cancro sono tanti e interagiscono tra loro per dar vita alla malattia in una miriade di modi ancora misteriosi. E’ il commento al progetto Usa di mappare in modo ‘esaustivo’ i geni dei tumori pediatrici, di Riccardo Riccardi, capo della Divisione Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli che ha sottolineato: ”anche in Europa ci sono progetti di ricerca simili ma piu’ selettivi, perche’ capire nel suo complesso la genetica dei tumori non e’ cosa semplice”. Ci sono infatti molte variabili che complicano questo tipo di studi, come per esempio le interazioni tra i diversi geni del cancro.??? Un progetto molto interessante e forse piu’ capace di dare frutti a breve termine, ha raccontato l’esperto, e’ ‘KidsCancerKinome’ che e’ piu’ specifico perche’ va a guardare solo le proteine chinasi alterate o sovraprodotte nelle cellule malate dei tumori infantili” ed e’ importante perche’ le protein-chinasi sono spesso complici dei tumori. Poi c’e’ il progetto ‘Innovative Therapies for Children with Cancer’, ha continuato Riccardi, cui partecipa anche l’Italia con diversi centri tra cui il Gemelli. L’idea e’ di selezionare, tra circa 600 molecole gia’ nelle prime fasi di sperimentazione su pazienti adulti, quelle che possono essere efficaci anche per guarire i bambini. ”C’e’ un estremo bisogno di nuovi farmaci per i bambini oncologici – ha concluso Riccardi – infatti molte molecole efficacissime per un bimbo sono totalmente inutili per un altro che soffre dello stesso identico tipo di tumore”, segno che a livello molecolare i due tumori sono molto diversi, differenze che in parte la mappa dei geni del cancro puo’ aiutare a svelare.

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