Farmaci: Veronesi, “azienda di stato” per abbattere costi dei nuovi anticancro. Anche i più poveri devono accedere a cure di medicina molecolare

MILANO – La soluzione per rendere accessibili a tutti i nuovi farmaci anticancro biointelligenti? Secondo Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano ed ex ministro della Sanita’, potrebbe essere ”una grande industria nazionale che si prenda l’incarico di produrre questi farmaci, magari su licenza e di distribuirli alla popolazione che non ha le possibilita’ economiche per accedere a cure costose”.
Oggi a Milano, a margine dell’inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca che completano il progetto del campus Ifom-Ieo, l’oncologo ha sottolineato la necessita’ di rendere le nuove scoperte accessibili a tutti: ”Le differenze fra ricchi e poveri ci frustrano. Occorre che ci si unisca a livello governativo, magari creando un fondo in comune o, perche’ no, un’azienda farmaceutica nazionale che si sobbarchi gli altissimi costi di produzione dei farmaci molecolari. E’ un’idea come un’altra, una soluzione possibile”. La proposta di Veronesi e’ quella di ”un ente che sia al di fuori delle logiche di mercato”.
Per una missione che non puo’ essere svolta dalla industrie farmaceutiche: ”Non si puo’ chiedere alle aziende di mercato una cosa simile – ha spiegato – perche’ risponderebbero di non essere un ente di beneficienza”. Da qui la proposta di un’industria nazionale. ”Il problema dell’accesso alle cure – ha concluso Veronesi – e’ lo stesso che si e’ presentato con i farmaci per l’Aids: la malattia e’ stata arginata nella ricca Europa, mentre in Africa la popolazione continua a morire”.

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