La malattia non va in vacanza: scuola estiva in ospedale

Il papà di una bambina malata di tumore lancia sulla rivista orizzonte scuola.it la proposta di istituire la scuola estiva in ospedale.

Gentilissima redazione, sono Antonio Gabrieli di Bergamo. Vi scrivo senza alcun titolo per farlo, lo faccio semplicemente spinto da qualcosa di autentico, di vero. L’aver vissuto la malattia di mia figlia Giulia, che a 14 anni e dopo due anni di cure presso il reparto di oncologia pediatrica dell’allora ospedale Riuniti di Bergamo, nell’estate del 2011 è partita per il cielo. Tranquilli, non voglio tediarvi con parole in cerca di commiserazione o quant’altro. Non appartengono né a me né a Giulia. Dopo questa semplice e doverosa introduzione arrivo al perché di questa mail.

Voglio riagganciarmi al post apparso sul vostro sito http://www.orizzontescuola.it riguardante il Ministro Bussetti che ha incontrato i referenti degli Uffici Scolastici Regionali, affrontando il tema della scuola in ospedale. Lo voglio fare come papà, prima ancora che come presidente di un’associazione capace di portare la scuola estiva in ospedale.

Un primo esperimento di scuola estiva

Siamo partiti da una semplice considerazione di Giulia che diceva “La malattia non va in vacanza, perché la scuola si?”. Quanta dannata verità in questo pensiero. Da questo volere di Giulia siamo partiti a costruire un percorso condiviso con la direzione dell’ospedale e l’Ufficio Scolastico Territoriale, e dall’estate 2013 grazie a tanti docenti volontari, la scuola estiva in ospedale al Papa Giovanni di Bergamo è una realtà che caratterizza tutti i reparti pediatrici e accompagna e rafforza i giovani pazienti nel loro percorso scolastico di ogni ordine e grado.

Al primo corso di formazione 2013 da noi gestito, in collaborazione con l’Università agli Studi di Bergamo, la Cattolica di Milano e la dott.ssa Nicoletta Suter del CRO di Aviano (Medicina Narrativa) insieme alla dott.ssa Luigia Iamele del Papa Giovanni di Bergamo, erano quaranta i docenti volontari. Al corso 2018 ci sono state più di duecento adesioni tra docenti e personale di segreteria. Tra cui alcuni docenti fuori regione intenzionati ad esportare questo modello di scuola estiva in ospedale nei loro territori. Dico questo non per autocelebrare, ma perché credo che questi numeri siano meritevoli di una riflessione più approfondita e ampia nell’istituzione scuola, che sappia andare oltre il limite di un territorio locale. E ci dice di quanta bellezza e ricchezza c’è e si può cogliere negli insegnanti delle nostre scuole.

Il 28 Agosto di quest’anno, con la dott.ssa Graziani dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il dott. Carlo Nicora DG del Papa Giovanni ed io in qualità di presidente dell’associazione conGiulia, si è firmato un protocollo d’intesa per la scuola estiva in ospedale. Ufficializzando e riconoscendo di fatto la scuola estiva. Allora si è concretizzato il “sogno” non solo di Giulia, ma di tanti giovani, di tante famiglie e di tanti docenti pronti a testimoniare la bellezza di “donare” la scuola….

Permettetemi una piccola considerazione. Noi giustamente e ci mancherebbe, prepariamo i nostri docenti volontari con corsi di formazione, ma i docenti chiamati a rispondere ad una domiciliare quale formazione portano con se oltre alle loro competenze didattiche?

Un grande grazie per l’ascolto.

18 gennaio 2019

per saperne di più: Orizzonte Scuola

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