Leucemia: grazie a gemelline scovate cellule killer

ROMA – E? anche grazie al contributo di ricercatori italiani di Torino che sono state isolate le cellule ?pre-tumorali? che rappresentano il tallone di Achille della leucemia linfoblastica acuta pediatrica, uno dei tumori piu? comuni tra i bambini. Si tratta di cellule ancora sane ma che contengono gia? il seme della malattia: la scoperta si deve a uno studio internazionale al quale ha partecipato Wanda Piacibello dell?Istituto per la ricerca sul Cancro di Torino. Pubblicato sulla rivista americana Science, lo studio e? stato condotto su coppie di gemelli identici, uno sano e l?altro con la leucemia (tra loro due gemelline inglesi di 4 anni Olivia e Isabella). Una particolarita? notevole perche? il fratello o la sorellina sana porta comunque dentro di se?, nel midollo osseo, le cellule pre-tumorali che hanno fatto ammalare il gemello, ed e? stato proprio questo fatto che ha permesso di isolarle. E la prova che le cellule scoperte sono effettivamente il seme di questa leucemia e? venuta iniettando le cellule in topolini sani: il tumore prendeva inesorabilmente il via. Lo studio offre un nuovo bersaglio d?azione per colpire il tumore frequente nei bambini, andando ad attaccare queste cellule pre-tumorali che ne sono la causa iniziale. La leucemia linfoblastica acuta, spiega il professor Riccardo Riccardi, oncologo pediatra dell?universita? cattolica di Roma  e? tra le neoplasie piu? comuni in eta? pediatrica. Circa 500 casi di leucemia linfoblastica acuta (LLA) si verificano ogni anno in Italia in soggetti in eta? inferiore ai 14 anni. Alcuni studi hanno dimostrato che la malattia si instaura nell?organismo gia? prima della nascita a seguito di anomalie dei cromosomi. Una delle cause e? la fusione dei geni TEL e AML1. In questo studio gli esperti hanno esaminato le cellule immunitarie di coppie di gemelli identici. In ogni coppia un bambino aveva la malattia, l?altro no. Il confronto delle loro cellule ha permesso  di scoprire le cellule ?pre-leucemiche?, quelle cioe? non ancora maligne ma che danno il via al tumore. Gli esperti hanno scoperto che entrambi i fratelli presentano queste cellule preleucemiche ma che solo nei bambini con la malattia queste hanno compiuto un passaggio ulteriore divenendo maligne. L?isolamento di queste cellule potrebbe fornire un bersaglio d?azione per nuovi farmaci mirati, hanno concluso gli esperti.

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