NIENTE DA DICHIARARE? a teatro per Peter Pan!

…E’ la vigilia della prima…la vigilia in cui c’è sempre qualche dettaglio che deve essere sistemato, un oggetto che manca, ma che là spiccherà più degli  altri… un vestito sparito che sarà ancora più bello su quel palco… qualcuno sempre in ritardo da aspettare con cui congratularsi… tante domande… tanta fatica… paura mista a esaltazione… frenesia… panico …ansia …ma soprattutto tanta… tanta passione…

Carichiamo tutto questo e molto altro sul camion che ci porta a teatro..c’è un palco da arredare di noi… un palco che deve prendere vita…qualcosa da raccontare… bella… brutta… noiosa o divertente..ma comunque qualcosa da dire…

…ci siamo …è il nostro momento…

..Peter pan è gia qui in prima fila… per batterci le mani…par parlare di loro… e noi… forse la stessa cosa…

…Già…. Peter pan, un mondo che mi appartiene… un mondo che gli altri “attori” conoscono e vedono attraverso i miei occhi…

È a loro che va il mio ringraziamento… Alessia, Francesca, Eugenio, Elisa, Marco,Paolo, Alice Mario, Lello, Antonio…

….VA A LORO… PER IL SEMPLICE FATTO DI ESSERCI… il discorso dei volontari termina… ci siamo… c’è un po’ di tutto qui dietro… chi sta con le mani nei capelli, chi cammina freneticamente, chi ripete le stesse battute, le mani sono gelate… eppure fa un gran caldo, il ritmo cardiaco accelera il suo corso…

… QUELLO CHE VOGLIAMO E’ PROPRIO QUESTO…

… Buio… sipario… luce….

abbiamo tanto da DICHIARARE

                                                               Paola Amore

 

Roma, 9-12/06/2005 – Teatro “In Portico”

note di regia
” Niente da dichiarare? ” di C. M. Hennequin e P. Veber.
E’ una “pochade”, un congegno comico per antonomasia, oliatissima macchina teatrale, parata di colpi di scena al limite dell’assurdo, comico meccanismo ad orologeria unito ad una parola gestita con sublime spudoratezza, piena di ammiccamenti e allusioni che ci accompagna in un’atmosfera piacevolmente licenziosa ma, soprattutto, niente psicologia (!) Solo delle maschere: il Padre, la Madre, il Marito, la Moglie, l’Amante, l’Amico….e un tourbillon di incontri, scontri, litigi, crolli e rinascite tipico della “pochade. Lo spettatore non può far altro che seguire incantato la miriade di situazioni equivoche e di cambi di scena che si presentano ai suoi occhi, e lo fa con partecipazione assoluta, coinvolto dalla comicità irresistibile di questa splendida commedia. Due ore dedicate al divertimento, sicuri che per tornare seri, intellettualmente impegnati, avremo tutto il tempo, appena usciti da teatro… ma una risata, quando è buona, rimane con noi.

LA TRAMA

I signori Dupont attendono trepidanti il ritorno dal viaggio di nozze della figlia Paulette e del genero, Roberto de Trivelin.    Speranzosi di ricevere al più presto la notizia dell’arrivo di un nipotino, scoprono invece che a causa di un “imprevisto”, l’atteso erede difficilmente potrà arrivare.
Il povero Trivelin si troverà così in grossi guai…..

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