Per luppolo e buccia d’arancia virtù anti-cancro

MILANO – Buone notizie per i golosi di agrumi e birra. Un gruppo di ricercatori italiani ha, infatti, scoperto nel luppolo e nella buccia d?arancia sostanze dalle preziose virtu? anti-cancro e antinfiammatorie. Molecole gia? testate in laboratorio e in vivo sugli animali, con risultati molto promettenti, come emerge da ricerche appena pubblicate, o in corso di diffusione, su riviste internazionali. ?Un terzo delle neoplasie e? legato a un?alimentazione scorretta?, spiega Adriana Albini, responsabile della ricerca oncologica dell?Istituto Scientifico MultiMedica, presentando gli studi oggi a Milano. ?La prevenzione e? fondamentale e, dal momento che deve durare nel tempo, le molecole ?scudo? devono essere poco tossiche. Per questo – dice – ci siamo rivolti a sostanze di origine naturale, presenti in alimenti e bevande?. In particolare i ricercatori del gruppo della Albini, insieme ai colleghi dell?Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova diretti da Nicoletta Ferrari, hanno appena pubblicato su ?Cancer? uno studio sulle virtu? dello xantumolo, un flavonoide contenuto nel luppolo della birra, che ?possiede proprieta? antileucemiche sorprendenti e a dosi basse?, dice la studiosa. La pianta del luppolo e le sue infiorescenze, utilizzate dall?industria della birra per dare alla bionda bevanda il sapore caratteristico, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati, composti dotati di proprieta? antiossidanti. Fra questi lo xantumolo ?e? il piu? interessante. I nostri studi spiega la ricercatrice – mostrano come questa sostanza puo? inibire la proliferazione e la vitalita? di cellule tumorali. Lo xantumolo ha evidenziato la capacita? di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche, e di interferire con le cellule endoteliali. Una doppia capacita?, fra cui quella di colpire direttamente le cellule maligne, che evidenzia le caratteristiche anti-tumorali di questo composto e ne suggerisce un uso come chemiopreventivo, ovviamente in combinazione con altri farmaci?. Le birre contengono una bassa concentrazione di xantumolo. Dunque occorrerebbe pensare a una formulazione farmacologica della molecola. Non solo. ?Questa bevanda e? alcolica, e va consumata con moderazione – avverte la ricercatrice ma e? interessante che presenti proprieta? anti-ossidanti e ? chemioprotettive?. Non solo. La Albini insieme ai giovani studiosi Nicola Vannini, Rosaria Cammarota (MultiMedica) e Girieca Lorusso (Ist di Genova) hanno scoperto interessanti virtu? della buccia delle arance. Un derivato sintetico dei terpeni oleanici, chiamato CDDO-Me, e? un potente composto anti-angiogenico e anti-infiammatorio. I terpeni, spiegano i ricercatori, sono oli essenziali: il piu? noto e? il limonene, che si trova nella scorza degli agrumi. I dati relativi a questo studio saranno pubblicati online domani su ?Molecular Cancer Therapeutics?, ma i ricercatori anticipano che il composto si e? rivelato efficace in vitro e in vivo, sui topi, anche a basse concentrazioni, e senza effetti tossici. Risultati cosi? promettenti per questo terpenoide sintetico, che Michael Sporn, esperto americano di chemioprevenzione della Dartmouth Medical School, che collabora con i ricercatori MultiMedica, sta promuovendo studi clinici di fase I negli Usa, per diverse neoplasie.

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