Primato della Sardegna per la donazione di midollo osseo

CAGLIARI – Oltre ventimila potenziali donatori. Sono i sardi iscritti nel registro nazionale dei donatori di midollo osseo: una buona percentuale se si calcola che gli abitanti nell’Isola sono poco piu’ di un milione e 650 mila. Un rapporto di 1.240 donatori ogni 100 mila abitanti che proietta la Sardegna al vertice della classifica delle regioni italiane, seguita dal Veneto (1.046), Emilia Romagna (con un indice di 963) e le province di Bolzano e Trento, rispettivamente con 848 e 823 potenziali donatori ogni 100 mila abitanti. Tutte le persone iscritte al registro, oltre a conservare ottime condizioni di salute, non superano i 55 anni, ma nella loro vita potrebbero non essere mai chiamati a dover donare il midollo: qualsiasi sia la malattia da curare con il trapianto, per farlo devono prima essere considerati compatibili cosi’ da abbassare le percentuali di un rigetto. Rigidi protocolli sanitari dimostrati anche dal fatto che, nonostante l"elevata percentuale di iscritti, negli ultimi 16 anni quelli che hanno effettivamente donato il midollo sono stati 115. Ma le percentuali sembrano in crescita: lo scorso anno sono stati 13, quest’anno gia’ quattro. Risultati ottenuti anche grazie alla rete di solidarieta’ allestita in tutta l’Isola dall’Associazione donatori di midollo osseo (Admo), capace di attivare un gran numero di sedi operative nel territorio e di promuovere campagne di sensibilizzazione che hanno consentito di incrementare il numero di iscritti al registro regionale. Diretto dal professor Carlo Carcassi, il centro regionale trapianti dell’ospedale Binaghi di Cagliari e’ una delle strutture all’avanguardia nell’utilizzo delle cellule asportate dal midollo osseo, assieme al Microcitemico specializzato nelle terapia dei pazienti talassemici colpiti dall’anemia mediterranea. Specie nei casi di neoplasie molto aggressive, in particolare alcune leucemie o linfomi, il trapianto midollare puo’ rappresentare un salvavita. Ma prima di procedere all’impianto di cellule sane nel midollo malato, cosi’ drigenerarle, e’ comunque necessario valutare la compatibilita’ delle cellule staminali del donatore. Per questa ragione, piu’ alto e’ il numero delle persone iscritte alla banca dati, piu’ cresce la percentuale di possibilita’ di trovare un donatore idoneo.

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