SANITA’: CRISI ‘MORDE’ VOLONTARIATO, PETER PAN ONLUS TAGLIA PERSONALE DA 13 A 4 DIPENDENTI E CON RETRIBUZIONE INFERIORE

Roma, 27 ago. (Adnkronos Salute) – La crisi economica “non ha risparmiato l’associazione di volontariato Peter Pan onlus, attiva a Roma dal 1994 nell’accoglienza dei bambini malati di cancro non residenti a Roma, in cura negli ospedali d’eccellenza della Capitale, Bambino Gesu’ e Policlinico Umberto I: dopo un lungo e sofferto processo decisionale condiviso con diversi esperti, per non chiudere i battenti, l’associazione ha dovuto scegliere di contrarre drasticamente i costi di gestione, riducendo il suo personale da 13 a 4 persone entro la fine di dicembre 2012 e destinare inoltre ai rimanenti 4 contratti una retribuzione inferiore”. Lo annuncia una nota dell’associazione di volontariato.

Peter Pan Onlus, “medaglia d’oro per meriti nella Sanita’ Pubblica dal 2004 – ricorda la nota – senza sovvenzioni istituzionali offre una risposta concreta, competente e gratuita, alla situazione di emergenza delle famiglie dei bambini malati di cancro costrette a curare il proprio figlio in un ospedale troppo lontano da casa.

Grazie alle Case di Peter Pan i bambini possono essere deospedalizzati e curati in day hospital, restando in ospedale il tempo strettamente necessario, circa il 15% della giornata. Oggi Peter Pan si trova ad affrontare un pesante impegno finanziario dovuto alla realizzazione del progetto ‘La Grande Casa di Peter Pan’, finalizzato ad accogliere un numero sempre maggiore di famiglie di bambini malati di cancro, decine ogni anno, oltre 600 a oggi, e garantire loro un porto sicuro nella tempesta della malattia, dato il perdurare dell’assenza di presa d’atto del problema da parte delle istituzioni di riferimento: sanita’
e welfare”.

“L’associazione – prosegue la nota – desidera esprimere la piena gratitudine a tutto lo staff per il suo impegno e per la dedizione e competenza dimostrata in questi anni per lo sviluppo della mission di Peter Pan. E’ affidato ai circa 200 volontari di Peter Pan, appositamente formati, il compito di coprire con una piu’ assidua frequenza nelle Case il carico lavorativo relativo a tutte le attivita’ di accoglienza con un presidio di 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.
I volontari sono chiamati inoltre a impegnarsi anche nella raccolta fondi, indispensabile per far ripartire al piu’ presto, tutte le attivita’ dell’associazione.

Per sapere come sostenere le Case d’accoglienza per i bambini onco-ematologici e le loro famiglie:
www.peterpanold.kudusrl.it”.

(Com-Bdc/Opr/Adnkronos)
27-AGO-12 18:27

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