Sanità: Umberto I; Frati, stiamo investendo molto in pediatria

Roma – ”Stiamo investendo molto in pediatria”, riportando al policlinico risorse umane d’eccellenza e organizzando nuovi reparti per garantire
un’assistenza ottimale ai piccoli pazienti, ma bisogna accelerare con la ristrutturazione e l’organizzazione sanitaria. E’ quanto dichiarato dal preside della Facolta’ di Medicina dell’Universita’ La Sapienza di Roma Luigi Frati durante il del convegno ‘la guarigione tra scienza e sentimenti’ in corso
all’Universita’ per celebrare i 40 anni di intensa attivita’ del reparto di oncologia pediatrica diretto da Manuel Castello. ”Chiediamo pero’ – ha dichiarato Frati – un’organizzazione interna dell’ospedale, una ristrutturazione edilizia che facciano sentire il paziente, il bambino in particolare, al centro del sistema; non abbiamo piu’ intenzione di attendere, ci sono le polemiche sui giornali, non ci intendiamo di appalti, ma
noi vogliamo risultati” per i pazienti che vengono nell’ospedale.   ”L’Universita’ e la facolta’ stanno investendo nella pediatria risorse notevoli, negli ultimi cinque anni abbiamo potenziato la pediatria attraverso acquisizioni interne e abbiamo acquisito anche all’esterno professori esperti come la professoressa Dusi e stiamo recuperando professionalita’
italiane dall’estero, abbiamo attivato il reparto di Odontoiatria Pediatrica, stiamo attivando la cardiologia pediatrica”.    ”Il reparto di oncologia pediatrica – ha affermato il Rettore de La Sapienza Renato Guarini – e’ un fiore all’occhiello per la nostra universita’, in quanto e’ dedicato alla cura e alla ricerca biomedica in un campo prioritario sia dal punto di vista scientifico sia umano”.    ”La ricerca biomedica – ha detto Guarini – e’ una delle
missioni della nostra universita’, crediamo che gli atenei pubblici abbiano il dovere attraverso lo sviluppo della ricerca di contribuire a una sanita’ in grado di garantire massimo livello di competenze e professionalita’ ai cittadini. Questo vale ancora di piu’ – ha concluso – quando in gioco c’e’ la
salute dei piccoli pazienti”.

 

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