Studio dell’università di Padova apre la strada a nuovi farmaci

PADOVA – Scoperto dai ricercatori dell’universit? di Padova un meccanismo chiave per le metastasi ossee. Si tratta delle forme più frequenti di tumori dell’osso: cellule neoplastiche che – spiegano gli studiosi diretti da Carlo Foresta, ordinario di Patologia clinica all’Universit? degli Studi di Padova – si separano dal tumore d’origine e migrano al tessuto osseo dove si insediano e si sviluppano, colpendo oltre 1,5 milioni di persone nel mondo. In Italia hanno un’incidenza annuale di circa 35 mila nuovi casi, sono dolorose e invalidanti e compromettono in modo significativo la qualit? di vita. L’ipercalcemia ? la più comune emergenza metabolica che pu? associarsi alle metastasi, un problema potenzialmente fatale. L’equipe diretta da Foresta, in collaborazione con Alberto Ferlin, ha scoperto che la relaxina – sostanza prodotta in elevate concentrazioni dalle neoplasie che generano metastasi ossea – ? un potente stimolatore della distruzione dell’osso, quindi ? un fattore determinante la liberazione del calcio nel circolo, con conseguente ipercalcemia. Gli autori hanno dimostrato in vitro che questa sostanza, agendo su ricettori specifici delle cellule dello scheletro, attiva meccanismi cellulari che portano alla distruzione dell’osso. Ma la scoperta, pubblicata su ‘Bone’, non finisce qui. I ricercatori italiani hanno evidenziato infatti come l’anticorpo anti-relaxina blocchi completamente la capacit? distruttiva di questo ormone sulle cellule dell’osso. Il risultato apre la strada a un possibile progetto farmacologico per il trattamento delle metastasi ipercalcemizzanti dei tumori, concludono gli autori in una nota.

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