Progetto promosso dall’Associazione Giulia con istituzioni e associazioni di volontariato.
“Un abbraccio alle famiglie” – così Roberta Girotto, vicepresidente dell’Associazione di Volontariato Giulia Onlus, che dal 2006 concentra la propria attività su un progetto per i bambini del territorio ferrarese colpiti da patologie tumorali – ha voluto descrivere lo spirito e l’intento che hanno animato la realizzazione del libretto “Mai soli” di Sonia Todaro, presentato questa mattina a Palazzo Muzzarelli Crema, sede della Fondazione Carife che ha ospitato la conferenza.
Il libretto, pensato con l’obiettivo di rendere immediatamente comprensibile e un po’ più leggero l’argomento trattato, anche grazie al progetto grafico e alle illustrazioni curati da Elena Boarini, è rivolto ai genitori di bambini in cura nel reparto oncoematologia pediatrica. Un piccolo vademecum in cui trovano spazio le domande più frequenti che i genitori dei piccoli pazienti pongono ai professionisti che prendono in cura i loro bimbi e, in particolare, alla figura dello psico-oncologo, colui che accompagna e sostiene la famiglia nel difficile percorso della malattia. A prefazione del libro la lettera di una mamma, che con la sua testimonianza racconta con semplicità ed autenticità un frammento doloroso di vita comune a tanti, insieme a un ricordo di Giulia da parte di Roberta Girotto. A chiusura, uno sguardo alla legislazione attuale con la “Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti”.
“E’ motivo di grande soddisfazione per me – ha detto Piero Puglioli, presidente della Fondazione Carife presentando il progetto – ospitare nella nostra sede questa iniziativa, che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione di una pluralità di soggetti, in primis il Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, l’Università di Ferrara, Agire Sociale Centro Servizi per il Volontariato della nostra provincia, che, finanziando completamente la pubblicazione del libretto, ha dato anche un prezioso contributo scegliendo di utilizzare carta riciclata per la stampa. Il volume “Mai soli” – ha proseguito Puglioli – deriva direttamente dal lavoro svolto dalla dott.ssa Sonia Todaro, psicologa specializzata in psicoterapia psicoanalitica per l’infanzia e l’adolescenza dell’Ausl di Ferrara, nell’ambito degli assegni di ricerca messi a disposizione dalla Fondazione Carife per lo sviluppo del progetto di psico-oncologia in età pediatrica ed adolescenziale, progetto nato per volontà dell’Associazione Giulia onlus”.
L’intervento di Caterina Borgna, professore ordinario di Pediatria all’Università di Ferrara, che ha contribuito alla prefazione del volume, ha voluto ricordare che “la maggior parte dei tumori dei bambini ha una diagnosi soddisfacente e guarisce, ma il percorso attraversa fasi molto difficili. Il sostegno del personale medico ed infermieristico diventa, quindi, una preziosa ancora di salvezza per riuscire a superare i momenti più problematici, come ad esempio, ma non solo, la prima diagnosi”.
Luigi Grassi, professore ordinario di Psichiatria all’Università di Ferrara e Direttore dell’Unità Operativa di Clinica Psichiatrica e, anch’egli autore della prefazione del libro, ha spiegato come “il progetto si inserisce nell’attività di psico-oncologia che portiamo avanti da vent’ anni, che ha come obiettivi primari quello dell’assistenza e dell’umanizzazione della medicina, ma che va oltre il generico supporto psicologico, perché richiede un supporto specifico e mirato, unito a una cura globale che tenga conto della storia della persona, del suo contesto familiare, degli aspetti emozionali. Quando poi si parla di bambini – ha aggiunto – il lavoro da condurre è ancora più profondo e, nei casi di guarigione, bisogna aiutarli a guarire dalle ferite emotive lasciate dalla malattia”.
“Il progetto – ha spiegato l’autrice Sonia Todaro, – è nato dagli incontri e dall’ascolto di genitori e bambini che si trovavano in ospedale. Con questo libro abbiamo voluto mettere nero su bianco le domande, i risvolti emotivi e le parole che ho raccolto durante questi incontri, con l’obiettivo di sostenere, e non sostituire, la relazione tra medico e famiglia. I genitori sono le colonne portanti dei bambini, la base sicura che dà loro fiducia e sostegno, ma se cedono loro, cedono anche i bambini. Perciò i genitori hanno bisogno delle loro colonne portanti, che sono l’equipe di cura, ma anche questo libretto”.
Fonte: http://www.estense.com – 10.10.11 – di Federica Ruggeri