Tumore al testicolo in aumento tra gli adolescenti: i sintomi da non sottovalutare

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Tumore al testicolo tra gli adolescenti: perché è importante conoscerlo per combatterlo.

Il tumore del testicolo si diffonde soprattutto tra adolescenti e giovani. E’ importante dunque che le informazioni su questo tipo di tumore circolino tra i ragazzi a partire dalla pubertà perché prima si riconoscono i sintomi prima si può intervenire per combatterlo.

Tumore al testicolo: che cosa è?

Il tumore del testicolo è una malattia che colpisce le gonadi maschili, ovvero gli organi deputati alla produzione dei gameti (gli spermatozoi) e di alcuni ormoni maschili (testosterone). È la forma di cancro più comune negli uomini di età compresa tra 15 e 35 anni e nel 95 per cento dei casi parte da un’alterazione nella replicazione delle cellule geminali.

Ogni anno si registrano 2.200 casi nel nostro paese e il rischio di mortalità è molto basso. 55mila le persone che in Italia hanno avuto una diagnosi di carcinoma testicolare, tra tutte le età, e un terzo di loro risulta guarito da oltre 20 anni.  Il trattamento è di tipo chirurgico, chemioterapico e radioterapico.

Tumore al testicolo: chi deve controllarsi di più?

Il criptorchidismo, cioè la mancata discesa del testicolo,  deve essere considerato un primo elemento di rischio.  Ma anche l’atrofia testicolare oppure la presenza di una neoplasia testicolare nei familiari di primo grado suggeriscono di monitorare la crescita del ragazzo tramite visita urologica specialistica annuale.

Altri motivi che possono essere alla base dell’insorgere di questo tumore si pensa che debbano essere ricollegati addirittura al periodo pre-natale.  Lo afferma il dott. Alberto Lapini, presidente nazionale della SIURO, la Società Italiana di Urologia Oncologica. Questi fattori predisponenti sono identificati nell’abuso di alcune sostanze da parte della madre nel periodo della gravidanza: estrogeni, alcolici e sedativi.

I traumi del testicolo, piuttosto  che essere una causa, sono a volte  l’occasione che conduce il giovane dallo specialista e a volte favorisce la diagnosi. Altre volte si giunge alla diagnosi di tumore del testicolo in seguito a indagini volte ad accertare la fertilità del soggetto.

Tumore al testicolo: fare attenzione a questi segni

Anche se non necessariamente sono legati al tumore alcuni segni devono essere riportati tempestivamente al medico.

  •  rigonfiamento del testicolo
  •  perdita di volume
  •  sensazione di pesantezza nello scroto
  •  dolore sordo nella parte inferiore dell’addome o all’inguine
  •  improvvisa formazione di liquido nello scroto
  •  dolore o senso di disagio al testicolo o allo scroto
  •  sangue nelle urine

Invece questi altri sintomi non sono normalmente collegati alla presenza di tumore:

  •   presenza di foruncoli o arrossamenti esterni del testicolo,
  •   masse libere all’interno dello scroto, non collegate ad alcuna struttura interna
  •   masse nello scroto che danno l’impressione di avere un terzo testicolo
  •   dolore o sensazione di calore avvertiti durante la minzione.

Tumore al testicolo: perché sta aumentando l’incidenza?

L’infertilità maschile e il tumore al testicolo sono in aumento, soprattutto nelle aree industrializzate. Sotto accusa ci sono inquinanti ambientali che mimano l’effetto degli estrogeni.

La diffusione della malattia, secondo Vincenzo Mirone, ordinario all’Università Federico II di Napoli e segretario generale della Società Italiana di Urologia, «è aumentata in tutto il mondo, negli ultimi cinque anni», periodo in cui anche i tassi di infertilità hanno continuato a crescere. Da qui la domanda: e se la causa dei due problemi fosse la medesima?

Questa ipotesi è anche il fulcro dell’editoriale di Niels Skakkebaek, endocrinologo pediatra all’Università di Copenaghen, e pubblicato sull’ultima edizione del British Medical Journal.  «La diffusione di questa malattia è cresciuta soprattutto tra i giovani, nelle forme a cellule germinali che sono pure le più diffuse, e anche in quei Paesi che in passato avevano una bassa incidenza». E dal momento che «la neoplasia risulta spesso associata alla produzione di liquido seminale di peggiore qualità», c’è più di un sospetto che porta a legare le difficoltà riproduttive con l’aumentata incidenza del tumore al testicolo.  Il denominatore comune potrebbe essere rappresentato dall’inquinamento ambientale. Ma di certezze non ce ne sono, per il momento.

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