Tumori pediatrici: al via il Progetto Home

Parte oggi la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore dei bambini e adolescenti con patologie onco-ematologiche e delle loro famiglie. Fino al 20 aprile è possibile donare telefonando al numero solidale 45594
I tumori pediatrici sono la prima causa di mortalità da malattia nei minori. In Italia ogni anno più di 1500 bambini e 800 adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche.
Ma la malattia di un bambino colpisce l’intera famiglia perché per seguire i piccoli malati le famiglie molto spesso sono costrette a spostarsi in regioni diverse poiché non in tutto il territorio italiano si trovano reparti specializzati in oncoematologia pediatrica. Le Associazioni di genitori federate alla Fiagop, sostenute da Trenta Ore per la Vita, svolgono in maniera diretta il servizio di “ospitalità” temporanea gratuita per quelle famiglie non abbienti costrette a emigrare per curare i propri figli. Ogni anno infatti sono più di 2.000 le famiglie accolte all’interno delle case accoglienza per un totale di quasi 100mila pernottamenti.
Per questo è importante sostenere la nuova campagna di raccolta fondi del “Progetto Home” a favore dei più piccoli malati di tumore che l’associazione Trenta Ore per la Vita (che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri) lancia dal 4 al 20 aprile sulle reti Rai e su La7 con il numero solidale 45594.
«Per il terzo anno consecutivo l’associazione ha scelto di impegnarsi per il “Progetto Home” al fianco delle associazioni di genitori dell’onco-ematologia pediatrica che ogni giorno svolgono in maniera diretta il servizio di ospitalità temporanea gratuita per quelle famiglie non abbienti costrette a emigrare per curare i propri figli. È uno spaccato di quella parte, la maggioranza, del nostro Paese che funziona. Poco tempo fa abbiamo inaugurato a Modena la Casa di Fausta, non vogliamo fermarci perché quando un bambino si ammala di tumore si ammala tutta la sua famiglia», ha sottolineato Lorella Cuccarini, storica testimonial di Trenta Ore.
Due gli obiettivi della campagna: garantire ai bambini e agli adolescenti malati di tumore il diritto alla salute e alla migliore qualità possibile di vita; assicurare alle loro famiglie tutto il sostegno psicologico e materiale necessario, come poter contare su una casa lontano da casa.
«In Italia i casi di tumore nei minori sono in crescita e rappresentano la prima causa di morte in età pediatrica. Per sconfiggerli non basta la buona volontà, non basta la cura, ma bisogna agire tutti insieme con un impegno mirato», commenta Francesca Testoni di Ageop onlus di Bologna, che nel 2001 ha perso un figlio a causa di un tumore e si occupa dei progetti di formazione per i volontari. «Per noi l’impegno di Trenta Ore è molto importante perché porta alla ribalta il problema di riconoscere le peculiarità di questi bambini che hanno bisogni e percorsi molto diversi da quelli degli adulti».
«Tutte le mamme hanno una grande forza, ma i primi lottatori sono loro. Noi ci facciamo coraggio grazie a loro, perché ci trasmettono la voglia di non mollare mai».
Francesca, mamma di Ludovica
I progetti sostenuti dall’edizione 2016 di “Trenta Ore per la Vita”
Residenze: realizzazione di due case di accoglienza gratuite per famiglie con bambini malati di tumore (con Agop onlus a Roma e con Agebeo onlus a Bari);
Ospedali: ristrutturazione del day hospital oncoematologico pediatrico del Policlinico San Matteo di Pavia in collaborazione con Soleterre strategie di Pace onlus; “umanizzazione” del reparto di radioterapia pediatrica dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno con Open onlus; e, come “progetto speciale”, la ristrutturazione del reparto di rianimazione pediatrica degli Spedali Civili di Brescia;
Riabilitazione: costruzione di una palestra per la riabilitazione motoria dei bambini e degli adolescenti presso il “Centro Maria Letizia Verga per lo studio e la cura della leucemia del bambino” Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma a Monza;
Assistenza, formazione dei volontari e sostegno e psico-oncologico: due sono i progetti di assistenza che prevedono un percorso di sostegno e di accompagnamento dei piccoli pazienti onco-ematologici e delle loro famiglie (a Bologna con Ageop onlus e a Roma con Associazione Peter Pan onlus).

vita.it 4.4.16

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