Un progetto per aiutare i ragazzi a prendersi cura del proprio corpo e lottare contro il cancro

La Fondazione Umberto Veronesi rinnova il suo impegno al fianco degli adolescenti
Per il terzo anno di fila a febbraio, mese in cui si celebra la giornata mondiale contro il cancro (il 4) e quella dedicata ai tumori infantili (il 15), la Fondazione Umberto Veronesi rinnova il suo impegno al fianco degli adolescenti. Il mese vedrĆ  infatti i giornalisti della redazione scientifica impegnati in #fattivedere, la campagna di prevenzione dedicata ai ragazzi di etĆ  compresa tra 14 e 19 anni, organizzata in collaborazione con le SocietĆ  Scientifiche Italiane Insieme per gli Adolescenti Malattie Oncoematologiche (Siamo).
L’iniziativa prevede una serie di incontri organizzati in dieci scuole secondarie della Penisola. Il via ĆØ previsto il 30 gennaio a Novara, l’ultimo il 9 marzo a Milano. Nel mezzo gli altri otto appuntamenti: due in Abruzzo (Silvi e Giulianova, 8 e febbraio), e poi Roma (il 13), Torino (il 20), Belluno (il 21), Taranto (il 27), Cosenza (il 28) e Como (8 marzo).
Il film proposto in occasione del workshop sarĆ  Ā«Quel fantastico peggior anno della mia vitaĀ», che racconta l’amicizia che nasce tra due adolescenti, una dei quali (Rachel) ammalata di leucemia. A seguire, in ogni occasione, un dibattito con un giornalista della Fondazione e uno specialista (oncologo o psiconcologo) in malattie oncologiche dell’infanzia e dell’adolescenza. Anche per quest’anno l’attenzione rimane puntata sui ragazzi in fase di crescita.
Scopo dell’iniziativa ĆØ sensibilizzarli circa la possibilitĆ  che i tumori insorgano anche nella fase della vita che stanno attraversando ā€“ le neoplasie piĆ¹ diffuse in questa fascia d’etĆ  sono le leucemie, i sarcomi, i tumori ossei e del sistema nervoso centrale – e sottolineare l’importanza di rivolgersi a un medico, in presenza di qualsiasi dubbio. Ā«Gli adolescenti arrivano alla diagnosi con un ritardo che in alcuni casi arriva a 140-150 giorni – afferma l’oncologo pediatra Andrea Ferrari, coordinatore del Progetto Giovani all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e fondatore del Progetto Siamo -. Questo perchĆ© sfuggono tanto ai pediatri quanto agli altri specialistiĀ».
huffingtonpost.it 31.1.18

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